“La povertà energetica (fuel poverty) e la possibilità che il risparmio energetico consenta il miglioramento del tenore di vita dei ceti meno abbienti: “una famiglia si trova in una condizione di fuel poverty quando spende più del 10% del proprio reddito disponibile per i propri bisogni di energia comprendendovi l’utilizzo degli elettrodomestici e per dotare la propria abitazione di un sufficiente livello di benessere e di salubrità” (progetto EPEE: fuel poverty ed efficienza energetica in Europa).
Molto spesso i ceti meno abbienti abitano in alloggi in affitto in cui viene meno il nesso investimento/risparmio (inquilino/proprietario). I dati raccolti dal nostro studio dimostrano che se all’inquilino venisse addebitata la totalità dell’ammortamento suddiviso per gli anni di utilizzo dell’alloggio ne avrebbe comunque una elevata convenienza economica mente il proprietario non ne avrebbe costi perché avrebbe utilizzato un mutuo pari rata.
Con i nuovi impianti viene a ribaltarsi il rapporto combustibili/ammortamento un tempo tutto sbilanciato sui combustibili e quindi con bassi investimenti mente nel caso delle energie rinnovabili (esempio un impianto solare termico) il costo dei combustibili si azzera ed è solo ammortamento che quindi deve essere addebitato a chi utilizza l’impianto e ne trae relativo risparmio.
Siamo in grado di fornire una contrattualistica adatta a queste esigenze.